I lavoratori Ecoross incassano una promessa
Di nuovo in piazza ieri i lavoratori Ecoross, l'azienda che gestisce la raccolta differenziata sul territorio, patrocinati dal sindacato Untia. Reclamano ormai tre stipendi arretrati e la tredicesima.
Ora, l'appello disperato è rivolto all'amministrazione comunale per un «intervento immediato prima che tutto degeneri». Ieri mattina è stato rallentato l'accesso alla Collina Castello dove sono ubicati gli uffici comunali, le scuole ed il poliambulatorio. Presenti nuovamente le mogli dei lavoratori a sottolineare le difficoltà oggettive reali dell'intera famiglia. A vigilare sull'ordine pubblico i carabinieri della locale Stazione guidata da luogotenente Giuseppe Motta e gli uomini della Polizia municipale ai quali Giuseppe Brogni, segretario regionale e coordinatore nazionale Untia, rivolge sentimenti di gratitudine per il servizio che svolgono e la presenza efficace e discreta.
Nel corso della mattinata di ieri si è tenuto un vertice al Comune alla presenza del sindaco Francesco Fucile, del suo vice Isabella Cairo e degli assessori Pierfrancesco Balestrieri e Stefania De Marco. L'incontro si è concluso con l'impegno dell'amministrazione nel pagare almeno una fattura ad Ecoross, sperando che la ditta paghi almeno una mensilità intera ai lavoratori.
In questo senso chieste anche rassicurazioni al prefetto. Gli operai, in ogni caso, pur apprezzando lo sforzo e gli impegni assunti dal sindaco e dai suoi accessori, non hanno assicurato che cesseranno lo stato di agitazione e la protesta. Intanto, Brogni pone lo sguardo sul delicato aspetto finanziario: «si è creata una voragine». L'azienda accredita oltre 500mila euro dalla passata Amministrazione e 400 da quella attuale includendo il mese di gennaio ormai alla fine.
Il servizio di raccolta costa all'ente un milione e 300mila euro, una somma che le casse del Comune sicuramente non possono ancora sopportare e che grava interamente sui cittadini. Anche questo aspetto è al vaglio di questa Amministrazione alle prese con la mancanza di liquidità e col dissesto finanziario.